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Tracciabilità alimentare normativa e regolamenti

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Tracciabilità alimentare normativa e regolamenti

Le normative vigenti per il monitoraggio alimentare e le sanzioni previste

05 maggio 2022


Abbiamo già parlato dell’importanza della tracciabilità alimentare, sia per il consumatore finale, sia per le aziende produttrici e i ristoratori. Torniamo per un secondo sulla definizione di tracciabilità degli alimenti: si tratta di un sistema che ha come obiettivo il controllo di ogni fase della filiera produttiva di un prodotto per garantire la sicurezza e la genuinità dei prodotti. 

In questo articolo vogliamo far chiarezza su quale sia la normativa vigente in materia di monitoraggio alimentare.

 

Tracciabilità alimentare normativa Europea

Il tema del food safety ha acquisito valore verso la fine degli anni Novanta e da quel momento abbiamo assistito alla nascita di diverse normative per la sua tutela.

Dall’1 gennaio 2005 è entrato in vigore un Regolamento a livello europeo, che con i suoi articoli 17, 18 e 19 impone alle aziende alimentari e mangimistiche di disporre di un sistema di tracciabilità. In particolar modo viene sancito l’obbligo di tracciare il percorso di alimenti, mangimi, animali destinati alla produzione alimentare o di qualunque altra sostanza destinata a far parte di un alimento o di un mangime. Questo tracciamento riguarda tutte le fasi della catena alimentare, dalla materia prima, fino al prodotto finale. 

Gli alimenti e i mangimi immessi sul mercato della Comunità Europea devono essere anche etichettati secondo criteri stabiliti dal Regolamento stesso.

 

Le sanzioni previste per la mancata osservanza del monitoraggio alimentare

Le sanzioni per la mancata osservanza del Regolamento sono di tipo amministrativo pecuniario e vanno dai €500 ai €18.000, a seconda della gravità della violazione. I destinatari delle sanzioni sono, chiaramente, gli operatori del settore mangimistico ed alimentare che non predispongono del sistema di tracciabilità alimentare

 

Tracciabilità alimentare normativa italiana

Nello scenario italiano, invece, una svolta importante è avvenuta con il Decreto Legislativo del 15 settembre 2017, che prevede, per tutti i prodotti alimentari preimballati, l’obbligo dell’indicazione sull’etichetta della sede dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento.

Questo sistema di rintracciabilità permette ai consumatori di sapere se un alimento è stato prodotto o confezionato in Italia e non solo. Per le aziende produttrici, ad esempio, con questo sistema si evitano eventi sgradevoli come quello della contraffazione. Per i ristoratori invece, l’etichetta sui prodotti è di fondamentale importanza per capire se la merce acquistata sia di qualità e di origine controllata. 

 

I servizi di Verdeblu per la tracciabilità alimentare

Con un'esperienza di oltre 30 anni nella protezione delle colture, dell’ambiente e degli alimenti, Verdeblu fornisce servizi fondamentali per aiutare le aziende nel loro processo di tracciabilità e monitoraggio. Uno strumento importante per il monitoraggio alimentare è il Filth Test; ovvero un’analisi quantitativa e qualitativa delle impurità presenti nell’alimento. Si utilizza soprattutto per conoscere il livello di impurità solide (frammenti di uova, esuvie, larve, ninfe e insetti ) nell’alimento.

Se sei interessato ad un preventivo o se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci! Tieniti anche informato sulle novità in merito alla sicurezza degli alimenti con i nostri articoli dedicati!

 

 

 

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